Ipazia nacque intorno al 370 d.C. ad Alessandria d’Egitto e venne avviata dal padre allo studio della matematica, della geometria e dell’astronomia, ma poiché aveva un’intelligenza fuori dal comune volle dedicarsi anche allo studio della filosofia. Amava molto esporre il suo pensiero in pubblico per tutti coloro che desiderassero ascoltarla. Ottenne tali successi da superare di gran lunga tutti i filosofi del suo tempo.

Tutta la città la amava e le rendeva onore, mentre le autorità la consultavano spesso sulle questioni pubbliche. Ma la fama e il rispetto di cui godeva, davano fastidio a molti. «Accadde che un giorno il vescovo Cirillo passò presso la casa di Ipazia, e vide una grande folla di persone di fronte alla sua porta. Quando lui chiese il motivo di tutto quel clamore, gli fu detto dai seguaci della donna che era la casa di Ipazia e che lei stava per salutarli. Quando Cirillo seppe questo fu così colpito dall’invidia che cominciò immediatamente a progettare il suo assassinio».

Roso dall’invidia, Cirillo aizzò gli animi dei Cristiani contro Ipazia, accusandola di essere una strega, una maga, una pagana. Dopo l’Editto di Tessalonica il Cristianesimo era diventata la sola religione ammessa nell’Impero. Così un giorno dei fanatici si appostarono per sorprendere la donna mentre faceva ritorno a casa. La accerchiarono e la trascinarono con la violenza fino a una chiesa; infine dopo averle strappato la veste e averla percossa brutalmente, la uccisero usando dei cocci e ne bruciarono i resti. Ipazia ancora oggi è considerata una martire del libero del pensiero, uccisa dal fanatismo.

G.Middei, anche se voi mi conoscete come Professor X Cari amici, è da poco uscita la quarta ristampa del mio romanzo Clodio, se vi piace la storia, potete leggere un estratto gratuito a questo link: https://amzn.to/3twdkBK
Nella foto: Charles William Mitchell, Ipazia #ipazia #storia

Professor X

Rispondi